A cura di F.Pacini e F.Strati
Età: 3 - 10 anni
Sin dall’epoca degli uomini primitivi si sono lasciate tracce: sulla sabbia, sulla neve, sul fango e sulla pietra. Anche gli animali, le piante, la natura lasciano tracce di sé nel mondo, e l’uomo le ha lette e interpretate a proprio favore e, per primo, gli ha dato un significato magico. Lasciare traccia di sé è stata una necessità, lasciare testimonianza della propria esistenza lo è anche oggi. Le nostre mani, i nostri piedi possono lasciare una infinita quantità e varietà di impronte, su superfici diverse e con strumenti differenti. Ne faremo insieme un campionario da analizzare, fino a scoprire come l’impronta sia entrata a far parte del repertorio dell’arte contemporanea grazie all’opera di Giuseppe Penone e attraverso fuliggine e scotch ogni bimbo scoprirà che siamo tutti diversi.